Intervista Magazine Rola

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  1. • Hanami
     
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    Grazie al sito Dimensione Fumetto, siamo in grado di capire cosa c'è scritto nella famigerata rivista che avrebbe dato il via a tutte le supposizioni possibili e inimmaginabili lette negli ultimi tempi nella rete.

    Dal profilo Instagram di Ai Yazawa.


    ai_yazawa
    NEW (01/08/2016)
    Exclusive interview with Ai Yazawa in the Japanese women's magazine ROLA.
    The author will talk about the manga NANA ..
    ROLA The magazine will be available September 9, 2016.
    #aiyazawa #manga #anime #nana #ナナ #nanaosaki #nanakomatsu #blast #blackstones #trapnest #rola #magazinerola #rolamagazine




    CITAZIONE
    INTERVISTA ALLA SENSEI YAZAWA, un modello da seguire.

    (introduzione) Volevo trasmettere la mia passione alla lettrici di ROLA, così ho esposto alla redazione il mio progetto [di intervistare NdR] Ai Yazawa.

    Tutto su Ai Yazawa*

    (* Il titolo originale è Ai Yazawa è la nostra bibbia tuttavia il senso di Bibbia in giapponese non è come quello italiano, che ha valore “Sacro”. Il senso giapponese è quello “enciclopedico” quindi si è deciso di adattare in Tutto su Ai Yazawa.)

    Tramite i manga di Ai Yazawa, la nostra generazione ha imparato tutto: come raggiungere l’amore, avere nella realtà quel coraggio che abbiamo solo nei sogni, la passione per la moda e il divertimento che deriva dallo scegliere i vestiti. ROLA ha analizzato le caratteristiche principali dei capolavori della sensei Yazawa, e il loro immenso fascino.
    Sprezzante del pericolo, ho provato a chiedere un’intervista alla sensei Yazawa, che ora è in pausa (la traduzione letterale è “Il cui pennello è a riposo”). Avevo pensato «Sarà impossibile…», e invece ho ricevuto delle bellissime risposte! ♥ (Il cuoricino è proprio così nella rivista, NdT)

    ROLA - Sensei, lei da giovane aspirava a diventare fumettista?

    Yazawa – Da bambina volevo essere tantissime cose: una disegnatrice di illustrazioni, una scrittrice, una stilista o una designer di interni. A un certo punto mi resi conto che realizzare fumetti racchiudeva tutte queste cose.

    R – Per noi (cresciuti con i suoi fumetti, NdR) la moda e lo stile dei suoi personaggi sono stati dei modelli di riferimento. Mi chiedo, come crea lo stile e gli abiti dei personaggi?

    Y – Fin da bambina ho sempre avuto un interesse per la moda, mi ha influenzata molto e ho immagazzinato nella mia mente tante foto di abiti e stili diversi. Mentre disegnavo, in maniera naturale mi galleggiavano in mente delle idee, era come se avessi in testa un armadio pieno di immagini di vestiti e lo aprissi all’occorrenza.

    R – Quando disegna un fumetto, a cosa dedica più importanza?

    Y – Ci sono diverse cose che mi piacciono, ma credo che le espressioni e il comportamento dei personaggi siano fondamentali. Al variare della recitazione di un personaggio, l’intera opera deve cambiare di conseguenza. Mi spiego: ogni personaggio dei miei manga è come un attore di teatro: ogni volta che un personaggio cambia il suo comportamento o atteggiamento, tutto il contesto in cui è immerso, come in un cambio scena teatrale, muta a sua volta. **
    (** Nell’intervista la Yazawa usa termini tecnici della drammaturgia. Usa le parole “messinscena” e “recita”, questo ci fa pensare che l’autrice intende le sue sceneggiature come fossero testi teatrali.)

    R – Le quattro opere più rappresentative della sua carriera sono: Non sono un Angelo, Cortili del Cuore, Paradise Kiss e Nana. Le vorrei chiedere di raccontarmi dei ricordi, problemi o aneddoti legati a queste opere.

    YNon sono un angelo. È l’opera che mi ha fatto capire che mi trovo a mio agio con le storie corali. Poiché la mia ambizione era pubblicare su Ribbon, ho disegnato storie di liceali che però potevano essere divertenti anche per il lettore delle scuole elementari. È stato difficile, ma credo sia andata bene.
    Cortili del cuore. È l’opera che ha svegliato in me il divertimento per il disegno. Quest’opera ha rafforzato la mia passione per le storie corali, mi ha fatto capire che amo disegnare molti personaggi. In Cortili ci sono un sacco di personaggi con uno stile e carattere differente, ho trascorso molto tempo a inventarmi tanti vestiti diversi, è stato davvero divertente.
    Paradise Kiss. È l’opera che ho disegnato proprio come piaceva a me, proprio come avrei voluto. Ogni capitolo era composto da sole sedici pagine e farci entrare tutto è stato faticoso, ho dovuto lavorare molto per organizzare le tavole e la storia in modo efficace. ***
    (*** La traduzione letterale è “ ho fatto un esercizio di sintesi”.)
    Nana. È l’opera della mia vita. Ci ho messo in gioco tutte le carte che avevo in mano. Chiedo scusa perché state aspettando da tanto tempo di continuarlo, ho intenzione, prima o poi di fare del mio meglio.

    R – Se la sensei dovesse innamorarsi, quale personaggio delle sue opere sceglierebbe?

    Y
    – Credo Kyosuke di Nana. Come persona ha uno straordinario senso della stabilità e penso diventerà un adulto fantastico (veramente usa la parola “uomo di mezz’età, uomo maturo” o anche “vecchietto” dal punto di vista di un giovane, NdT). Sarà perché sto invecchiando, ma non sento più l’impeto dell’Amore Adolescenziale**** (ride).
    (Quel “ride” fra parentesi è proprio così nell’intervista, NdT).
    (**** La Yazawa usa la parola ren’ai. Il traduttore ha suggerito “Amore Vero” . In Italiano in genere l’espressione “Amore Vero” è usata per le storie durature, quelle che portano all’altare. Le storie d’amore della Yaza spesso sono complicate e piene di batticuori, le eroine (Nana Osaki per esempio) cambiano spesso fidanzato. Si è quindi scelto di tradurre la parola ren’ai con “amore adolescenziale” che descrive il sentimento di passione che travolge i protagonisti delle sue storie.)

    R – Tutte le eroine dei manga disegnate dalla sensei vogliono realizzare sogni e hanno grandi aspirazioni [NdR: Nana vuole diventare una cantante, Mikako Koda vuole avere la sua linea di abiti, Caroline di Paradise Kiss decide di diventare la più importante modella del Giappone], non vogliono solo trovare un fidanzato. Perché ha scelto di creare questi personaggi femminili, così determinati che hanno un sogno e si impegnano per realizzarlo? [NdR: in genere negli shoujo manga la protagonista ha come unico scopo trovare il fidanzato, ecco il perché di questa domanda]

    Y – Quello che io voglio disegnare non è affatto l’innamoramento, ma lo stile di vita e le ambizioni dei personaggi eh! (Qui la Yazawa usa un tono molto secco, NdT)

    Pagine dedicate all'intervista.




     
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  2. # Hachi #
     
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    Bellissimo post
    Interessante intervista esclusiva! E divertente traduzione
    Si capisce quanto sia stato montato sul nulla tutto l'eco di notizie sul web, peccato...
     
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  3. • Hanami
     
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    Menomale che l'hanno tradotta, stavamo iniziando a sperare troppo lol
    Peccato, davvero :/
     
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2 replies since 1/9/2016, 11:46   43 views
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